mercoledì 6 maggio 2009
BIOTESTAMENTO

Associazione Radicale Liber@MentePrato
Associazione Libera Uscita, Roma
CAFFE’ DELLE LOGGE
Piazza del Comune
PRATO
Sabato 16 maggio, h. 17,30
Associazione Libera Uscita, Roma
CAFFE’ DELLE LOGGE
Piazza del Comune
PRATO
Sabato 16 maggio, h. 17,30
presentazione del libro
STORIA DI UNA MORTE OPPORTUNA
Il diario del medico che ha fatto la volontà di Welby
di Gianna Milano e Mario Riccio
STORIA DI UNA MORTE OPPORTUNA
Il diario del medico che ha fatto la volontà di Welby
di Gianna Milano e Mario Riccio
prefazione di Stefano Rodotà
(Sironi Editore, Milano 2008)
Introduce e modera: Roberto David Papini, giornalista de La Nazione, Prato
Interventi:
(Sironi Editore, Milano 2008)
Introduce e modera: Roberto David Papini, giornalista de La Nazione, Prato
Interventi:
Mina Welby
associazione Luca Coscioni
associazione Luca Coscioni
Mario Riccio
anestesista rianimatore, Ospedale Civile, Cremona
anestesista rianimatore, Ospedale Civile, Cremona
Gianna Milano
giornalista scientifica del settimanale Panorama
giornalista scientifica del settimanale Panorama
Francesco De Ninno
medico anestesista
Giacomo Grassi
filosofo
filosofo
presiedono:
Meri Negrelli
vicepresidente dell'associazione Libera Uscita
Vittorio Giugni
Segretario associazione radicale Liber@MentePrato
vicepresidente dell'associazione Libera Uscita
Vittorio Giugni
Segretario associazione radicale Liber@MentePrato
Sarà presente il Notaio Luigi Aricò per la raccolta dei biotestamenti
Il libro di Mario Riccio ripropone nella sua drammatica attualità il tema-problema del diritto a morire e, ad esso associato, quello del testamento biologico. Teoricamente, il consenso per quest'ultimo é unanime; in realtà esiste una netta divergenza di opinioni sul significato da annettere ad alimentazione e idratazione somministrate indipendentemente dalla volontà del malato.Ancora più forte é il contrasto sul diritto o meno di decidere sulla propria vita, intesa da una parte come dono non disponibile, dall'altra come bene o, comunque, possesso della persona.In questo contesto, rileva Stefano Rodotà nella sua prefazione, "Riccio dà una lezione di moralità professionale, che in primo luogo consiste nell'assumere fino in fondo le proprie responsabilità di fronte al vero protagonista della vicenda, la persona che chiede collaborazione per poter continuare a governare la propria vita in una condizione di libertà ormai preclusa dalla situazione del corpo".
Info: 3409661856 www.liberamenteprato.blogspot.com
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